domenica 22 marzo 2015

Imminente l'uscita del libro "Scie chimiche: la guerra segreta"

Sarà disponibile a partire da maggio 2015 il volume “Scie chimiche: la guerra segreta”, i cui autori sono Rosario ed Antonio Marcianò. Il saggio è stato concepito come l'ampliamento dell'omonimo documentario di cui mantiene l'impianto: vi trovano così adeguato spazio gli argomenti che nella precedente produzione o erano stati esposti per sommi capi o talora trascurati per evidenti ragioni di durata. Si traccia in questo modo un quadro esauriente che travalica i confini della geoingegneria clandestina intesa come insieme di attività di intervento sui fenomeni atmosferici, per esplorare altri àmbiti non meno rilevanti, come lo snaturamento della biosfera, il controllo delle nazioni, i nessi con le politiche gestite da apparati sovranazionali etc. Cogliamo l'occasione per ringraziare l'editore ed i suoi collaboratori che hanno creduto, sin dal principio, nel progetto nonché tutti i lettori, i cui contributi, segnalazioni, spunti hanno permesso di scrivere un'opera che è veramente agganciata ad esigenze divulgative scevre da ogni condizionamento. Di seguito la presentazione della quarta di copertina. "Con taglio oggettivo e per mezzo di una corposa documentazione, dopo aver inquadrato il problema, il libro si sofferma sulle varie sfaccettature della questione: - il controllo del tempo e del clima - le connessioni con le strategie militari e gli interessi economici - le conseguenze sull’ambiente e sulla salute - il ruolo della disinformazione e della propaganda È stato privilegiato un approccio scientifico, ma questo non esclude una precisa volontà di denuncia accanto ad uno sprone nei confronti dei lettori a prendere coscienza del fenomeno. Il testo si basa su ricerche pluridecennali sul tema che hanno condotto a conclusioni ormai inconfutabili. L’osservazione e l’esperienza, come da metodo consolidato, hanno completato il mosaico". "Scie chimiche: la guerra segreta" sarà disponibile entro maggio 2015 e può essere già prenotato su Macrolibrarsi.it da questo link.

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La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 25 novembre 2011

Una scia lunga oltre 1000 km dalla Serbia al Mar Ligure! Condensa?

Il giorno 25 novembre 2011 è stato caratterizzato da un'intensa attività di aerosol su tutto il Nord Italia, tanto da creare, con il passaggio di aerei con scie di tipo persistente, una fitta coltre che ha oscurato il sole sin dal primo pomeriggio. Per l'occasione abbiamo potuto catturare, da SAT24, una scia chimica lunga oltre mille (1.000) chilometri, a dimostrazione del fatto che di tutto si tratta, tranne che di fenomeni di condensazione. Infatti le radiosonde dello stesso giorno mostrano valori di umidità bassissimi a tutte le altitudini. Ovviamente ciò non è un caso, visto che la dispersione di elementi igroscopici in atmosfera ha come prima conseguenza il crollo repentino dell'umidità relativa e la concomitante scomparsa di qualsivoglia formazione nuvolosa naturale. Ricordate i cumuli da bel tempo? Dove sono finiti?

Ricordiamo che la presenza ipotetiche di "scie di condensazione persistenti", viene giustificata SOLO da valori di umidità elevati ed anzi è d'uopo ricordare che la persistenza di una scia è ipotizzabile solo con il fenomeno della sovrassaturazione e cioè quando sono presenti valori di UR superiori al 150% ed in costante aumento. Cosa che... anche il 25 novembre non si è verificata affatto!



mercoledì 7 settembre 2011

Onde scalari a Nord della Russia?

Questa è l'immagine fornita dall'applicazione "iPhone living earth hd".

Al di sopra del Mare di Barents si nota una strana formazione, forse generata o plasmata da onde scalari. Il punto di irradiazione pare la Nuova Zemlja, (Nuova Terra), arcipelago a nord della Siberia, forse sede di un'installazione di tipo H.A.A.R.P. Come spiegheranno i meteorologi una così bizzarra "nuvola"? L'immagine risale al 4 settembre 2011 ed è stata realizzata dal nosto amico A.G.



martedì 12 luglio 2011

Wasp: atto III

Wasp, chi era costui? Uno dei disinformatori più subdoli ed insultanti ha agito indisturbato per tre anni, disseminando calunnie, diffamazioni e contenuti scatologici a iosa... Dio, però, non paga il sabato e così eccolo identificato, con volto, nome e cognome, in tutto il suo splendore. Per Wasp è arrivata Filippi: presto sarà la volta dei suoi amichetti.

E' il 19 novembre 2007, allorquando mio fratello Antonio riceve questa email:

"Caro Antonio, ho assistito alla conferenza sui cambiamenti climatici e, dato che i relatori non erano giornalisti e tantomeno "scientifici, ma meteorologi, quindi tecnici, ho trovato interessante l'esposizione documentata sulla realtà dei cambiamenti climatici nella nostra zona. Detto questo, condivido il proposito di tener desta l'attenzione sulle scie inviando di quando in quando lettere a Sanremonews. Tuttavia sarei curiosa o meglio, interessata, a conoscere la disponibilità della stampa locale sull'argomento. A giudicare dalla totale assenza di notizie in tal senso, temo che sia nulla, ma vorrei da Lei una conferma ed eventualmente la motivazione che i responsabili adducono per giustificare il loro silenzio. Grazie e buona, buonissima giornata anche se, questa mattina, strisciavano in mezzo alle nuvole! Teresa"

A questo messaggio ne seguirono altri, più verbosi che significativi. La signora Teresa chiese pure un incontro di persona, visto che ella risiedeva a Sanremo. Sembrava uno dei tanti contatti che quasi tutti i giorni si instaurano nell'ambito della nostra lotta alle attività di aerosol clandestine cominciata nelll'ormai lontano 2005. In seguito Teresa non scrisse più e la matronale donna fu dimenticata, così come dimenticammo che era stata proprio lei a procurarci il libro "Polvere di Stel", scritto dal figlio, con una prefazione di Achille Pennellatore. La vanità le è stata fatale.

Più recentemente siamo venuti a conoscenza del fatto che sul citofono dell'abitazione di Angelo Nigrelli (Wasp) appare anche il cognome "Barazzetti". A quel punto ci è tornata in mente Teresa... Teresa Barazzetti di Sanremo.

Abbiamo quindi proceduto ad una ricerca delle email ricevute in passato ed è saltato fuori l'incredibile: Teresa Barazzetti scriveva usando l'account del marito (nigrelli.angelo@tiscali.it), ovvero Angelo Nigrelli alias Wasp: il padre di Enrico Nigrelli, l'autista di autobus le cui azioni di stalking, in collaborazione con il padre Angelo, avevamo evidenziato nei mesi trascorsi.

Teresa Barazzetti era l'anello mancante per ricostruire l'organigramma ed i ruoli di una famiglia dedita alle ingiurie ed alla maldicenza, attraverso blog, canali video ed altri mezzi disponibili sulla Rete. Qual era il ruolo di Teresa? In tutta evidenza la moglie di Nigrelli si era prestata, nel 2007, per carpire informazioni personali, cercando di infiltrarsi nel nostro Comitato, spacciandosi per cittadina sensibile al problema "scie chimiche". E' un espediente collaudato in certi ambienti: Wasp è, a tutti gli effetti, una creatura (o un aborto?) dei servizi, protetta dalla Magistratura e dalla Polizia. A conferma di ciò, abbiamo raccolto altri elementi probanti, su cui qui non indugiamo, ma che saranno esposti al nostro legale, nel momento in cui sporgeremo denuncia/querela nei confornti dell'agente di Sanremo, Angelo Nigrelli.

Teresa, signorile nei modi, a differenza del marito zoticone, garrula, sofistica (i direttori di Sanremo News e di Riviera 24 ne sanno qualcosa) e vanagloriosa, ha costruito, insieme con i familiari, una cellula di delatori non privi di una certa scaltrezza, ma troppo sicuri di sé.

Wasp ora ha un volto ed un nome, insieme ad altri suoi colleghi. Il suo ruolo di diffamatore di professione è alla luce del sole. Chi lo dovesse incontrare, saprà che si tratta di individuo spregiudicato e dalla dubbia moralità così da regolarsi di conseguenza.



Descrizione dell'episodio delle riprese video:

Sono le 18:30 circa delll'11 luglio 2011. La regale consorte di Angelo Nigrelli (Wasp), Teresa Barazzetti, esce dalla tipografia per dirigersi verso casa, non molto distante, e, voltando il cantone, mi riconosce. Sbianca in volto per la sorpresa, si precipita in un antro del parcheggio sotteranneo di fronte, adagia sul marciapiede le sporte della spesa e chiama l'augusto consorte. Costui esce dalla tipografia e, sapendo in quale angolo mi trovo, inizia ad inquadrarmi in quella direzione.

Conscio che deve essere "buona la prima" lo riprendo anch'io, pur sapendo che mi ha scorto. Poi il raffinato locutore tenta una provocazione, berciando: "Vaffanculo te e quello stronzo di tuo fratello!" (sic). Avrebbe certamente cercato di prendermi la videocamera, così decido di allontanarmi. Tenta di rincorrermi, ma, arrancando, dopo un po', deve rinunciare. Ora mastica amaro, perché un agente scoperto è bruciato ed i primi a "scaricarlo" saranno i suoi sodali. Sarebbe stato preferibile se si fosse dedicato alla tipografia: meglio un misconosciuto, ma onesto artigiano che un famoso spione malato.

venerdì 24 dicembre 2010

Perturbazioni con vortici caratterizzati da angoli retti

Attivisti spagnoli contro le scie chimiche hanno scovato ed esaminato delle allucinanti immagini satellitari che mostrano vortici di perturbazioni contraddistinti da innaturali angoli retti. Correttamente gli attivisti iberici chiamano in causa, per spiegare l’assurdo fenomeno, manipolazioni meteorologiche attuate con aerei chimici, navi, satelliti e chissà quali altre diavolerie. Si nota inoltre dalle immagini che le depressioni, come spinte verso le Isole britanniche, seguono una direttrice il cui punto d’origine è situato nel Golfo del Messico, dove la corrente ha subìto, negli ultimi mesi, una preoccupante diminuzione di velocità.

Ringraziamo l’amico Mercury per la preziosa segnalazione.



sabato 17 luglio 2010

Cani sciolti

Siamo alle solite. Anche questa estate l'uso delle scie chimiche di tipo non persistente e le irrorazioni notturne di SO2 hanno spesso preso il posto delle classiche scie persistenti diurne. Il problema è che molti poco provveduti e che hanno orecchiato la questione chemtrails sono convinti che le attività di aerosol si sono fermate. Essi osservano un cielo sgombro, ma non notano la completa assenza di formazioni nuvolose cosidette "da bel tempo" e si illudono di essere stati graziati per qualche recondito motivo.

Il nostro paese è, per quanto ci consta, l'unico ad adottare tali metodologie di dissimulazione, soprattutto in presenza di alta pressione. Ciò dimostra che il programma di irrorazione viene gestito autonomamente dalle singole strutture militari e dai governi, basandosi su esigenze precise. Nel nostro caso, data la notevole consapevolezza dei cittadini italiani, via via sempre più sensibilizzati attraverso la Rete e grazie ad alcuni programmi televisivi, gli attuatori del piano di aerosol clandestino hanno studiato metodi atti a camuffarsi il più possibile.

Nello specifico, le operazioni illegali si concentrano per la gran parte nelle ore notturne, con sorvoli a quote bassissime, tanto da poter distinguere gli aerei nei dettagli anche nella parziale oscurità e tanto da udire continuamente il rombo dei turbofan. Osservando i lampioni della strada o altre fonti di luce, si può notare una coltre di "fumo" trasportata dal vento. Tramite il raffronto con le mappe satellitari disponibili su sat24, abbiamo la conferma che il fenomeno ha rilevanza nazionale: le nebbie indotte si intensificano nelle ore notturne e si dissolvono gradatamente nelle prime ore del mattino. Durante le ore diurne sarà bastevole una costante, ma discreta attività a quote medio-alte, al fine di mantenere sufficientemente elettroconduttivo il medium atmosferico. Il risultato? Cielo privo di formazioni nuvolose di ogni tipo e la classica colorazione che passa da un celeste cadaverico al bianco lattiginoso.

Ciò chiarito, è d'uopo un'altra osservazione.

Nel settore della disinformazione si legge: "L’unico 'fatto' onestamente plausibile e comprovabile è quello relativo al progressivo cambio di propulsori occorso negli ultimi anni (mi riferisco ai nuovi motori turbo fan a doppio flusso), unitamente all’aumento delle quote di volo e ad un indiscriminato aumento dei voli e il fiorire di miriadi di compagnie lowcost. In tal senso questo studio è stato il primo punto oggettivo che non mostrava cedimenti logici".

Se dovessimo basarci su tali mendaci affermazioni, il "fenomeno scie persistenti", a parità di condizioni atmosferiche, dovrebbe essere invariato negli anni e dovrebbe essere pressoché simile in Francia, Italia, Grecia, Croazia... Nelle stesse ore dovremmo osservare scie di tipo durevole sia in Liguria occidentale sia sullla Costa Azzurra. Dovrebbero esserci scie lunghe centinaia di chilometri in Puglia ed anche in Grecia. Invece no. Solo sul terrotorio italiano possiamo rilevare nebbie basse e dense, tanto da limitare la visibilità a 3 km. Non solo! Il fenomeno delle foschie artificiali usate in sostituzione delle scie persistenti è un evento che possiamo osservare, in Italia, solo da qualche anno!

Negli altri stati possiamo ancora scorgere, invece, le classiche persistent chemtrails. Per quale motivo? Forse gli aerei che sorvolano il nostro paese dispongono di motori diversi? Ovviamente non è questa la risposta. La risposta è una sola: è in atto un programma di avvelenamento dei biomi, perpetrato da aerei militari e civili ed a quote di volo differenti.

Qui di seguito vi mostriamo una prova schiacciante. Un KC-10 viene ripreso da due piloti dall'interno della cabina di un velivolo che segue a distanza ravvicinata. I due piloti, nello scambiare qualche battuta, constatano che il KC-10 (aviocisterna militare) sta disperdendo "chemtrails" e, in tutta evidenza, chiunque può confermarlo, visto che le scie che vediamo uscire da quel KC-10, provengono da ogni dispositivo, fuorché dai motori!



Il video è stato inserito su You-Tube il 14 luglio 2010, mentre il canale è stato creato nel 2008, ma usato solo ora. Potrebbe trattarsi di un pilota militare, se si considera il nome del canale (USAFFEKC1O). Un cane sciolto. Una falla nel sistema. Questo video deve essere diffuso dappertutto non solo per la chiarezza delle sequenze, ma anche perché l'autore del filmato non è un cittadino qualunque. Quando vi accuseranno di essere dei visionari paranoici, mostrate questo inconfutabile documento. Non è una prova? Quale magistrato potrebbe negare l'evidenza?

Un'esortazione ai loschi disinformatori: l'epoca delle scie di condensa è finita. Scendete dal carro dei perdenti, fin quando siete in tempo.


Il filmato può essere scaricato da qui.



Ringraziamo l'amico e collaboratore Arturo per la segnalazione dell'importante documento video.


martedì 1 giugno 2010

Una nube vulcanica elettroconduttiva

Il 27 maggio 2010, sul portale del National Geographic, viene pubblicato un articolo dal titolo "Electric ash found in Iceland plume miles from volcano" (Cenere caricata elettricamente a miglia di distanza dal vulcano islandese), a firma del giornalista Brian Handwerk. Nello studio, eseguito dall'équipe di Giles Harrison, si evidenzia una strana anomalia: le ceneri emesse dal vulcano islandese Eyjafjallajökull risultano caricate elettricamente sino a 1.200 km di distanza dal punto dell'eruzione.

[...] "Electric ash from the Eyjafjallajökull volcano was found a record 745 miles (1,200 kilometers) away from the eruption. [...] In fact, ash from deep in the volcanic plume was still charged 32 hours after being spewed from the Iceland peak, which suggests that the charge was self-renewing”, the scientists say".

[...] "L'elettroconduttività è stata riscontrata sino a 745 miglia di distanza dal luogo dell'eruzione. [...] Infatti, la cenere della nube vulcanica risultava carica elettricamente anche a distanza di 32 ore, dopo che era stata eruttata dal cono vulcanico, il che suggerisce che la carica si autorigenerava”, asserisce lo scienziato".

Gli scienziati non riescono a spiegarsi una tale singolarità, ma è interessante osservare che il giorno 11 maggio 2010 notammo un'inconsueta attività aerea (scie chimiche) proprio nella vasta area circostante la nube vulcanica, in prossimità dell'Islanda. Quel giorno il traffico aereo fu bloccato ancora - ricordiamo - su Scozia ed Irlanda, ma, guarda caso, in mezzo alle ceneri, come evidenziato dai fotogrammi che si riportano, era, a quanto si vede, un pullulare di aerei! Ci si domanda: "Se il traffico aereo fu bloccato su parte della Gran Bretagna, com'è possibile osservare tutti questi voli proprio in mezzo alle ceneri vulcaniche? Non si era affermato che le polveri costituite da biossido di zolfo sono dannose per i propulsori e le parti meccaniche dei velivoli?

"Electrified ash could theoretically pose a risk to air traffic, because charged particles might interfere with radio transmissions, the study authors say. Also, if charged ash penetrates an aircraft cabin, it could create an electrostatic hazard to passengers and internal systems".

Le ceneri cariche elettricamente possono teoricamente costituire un rischio per il traffico aereo, a causa delle particelle che potrebbero interferire con le trasmissioni radio”, osserva l’autore dello studio. “ Se penetrassero nella cabina di pilotaggio, potrebbero provocare danni ai sistemi interni.”



A quanto pare, devono essere contemplati seri motivi per sottovalutare eventuali danni alle varie componenti di un velivolo, visto che quelle scie che si vedono tra le ceneri vulcaniche, sicuramente sono originate da aerei militari. In quale missione erano impegnati? La risposta sembra proprio essere fornita dall'articolo del National Geographic.

E' ormai appurato che è in atto, da anni, una serie di programmi di geoingegneria e che uno di questi prevede la dispersione in atmosfera di biossido di zolfo (SO2), trimetilalluminio, rame, bario, ferro, nichel, manganese, litio etc. in modo tale da rendere elettroconduttiva l'atmosfera a fini strategici. E' quindi altamente probabile che i militari abbiano colto l'occasione dell'eruzione vulcanica e della copiosa fuoriuscita di ceneri sulfuree al fine di miscelarle (si vedano le scie mostrate da satellite) ai metalli elettroconduttivi solitamente diffusi in bassa e media atmosfera dai famigerati "tankers" militari camuffati da velivoli commerciali nonché da aerei di compiacenti compagnie low cost a quote più elevate. In questo caso, uno dei composti tipici (il biossido di zolfo), adoperato per aumentare intenzionalmente l'"effetto serra" e per poi attribuire l’aumento delle temperature al CO2 di origine antropica, è stato abilmente sfruttato, approfittando della notevole attività eruttiva del vulcano Eyjafjallajökull.

A conclusione di questo articolo, vi proponiamo una curiosa sequenza fotografica nella quale si notano strani bagliori sulle pendici del vulcano islandese. Da You-Tube è SCOMPARSA ogni copia della famosa edizione del Tg2 in cui, nel febbraio 2010, si annunciava il progetto di causare l'esplosione controllata dei vulcani per mitigare il (fittizio) "riscaldamento globale". Siamo sicuri che questa sia un'eruzione del tutto naturale?

Si ringrazia il gentilissimo Arturo per la segnalazione dell'articolo di cui sopra.



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