mercoledì 31 marzo 2010

Mille chilometri di menzogne

Durante la mattinata del 31 marzo 2010 abbiamo visto formarsi a nord della Sardegna delle lunghissime scie (chimiche) che, col passare delle ore e sfruttando i venti da nord-ovest, si sono allargate sino ad oscurare il sole su gran parte dell'isola. Chi osa ancora parlare di scie di condensa?

Qui il link alla mappa satellitare.




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domenica 28 marzo 2010

Domenica di votazioni... non senza scie (Election chemday)

28 marzo 2010, giornata elettorale. Potevano mancare le scie chimiche? Evidentemente no. Il motivo? Chiedetelo a quegli imbecilli per cui siete andati a votare.

Qui la mappa satellitare del 28 marzo 2010.





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giovedì 25 marzo 2010

Golfo Persico-Kuwait il 21 marzo: scie chimiche

Kuwait City

Umidità sul livello del mare: 19%
Indice Calore: 29°C
Temperatura massima: 30°C
Temperatura minima: 15°C

Attendibilissime fonti del C.I.C.A.P. ci informano che il Kuwait è notoriamente un paese freddissimo ed umido, laddove le contrails sono un fenomeno moooolto frequente nonché comune a livello strada. Anzi no. A livello sottostrada. ^__^

AERONET_Kuwait_University.2010080.terra.500m
AERONET_BAHRAIN.2010080.terra.500m

Ringrazio Jack Sparrow per la preziosa segnalazione.



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giovedì 18 marzo 2010

R.A.I. News 24 ed il cielo lattiginoso (il meteo orwelliano)

Un chiaro esempio di neo-lingua orwelliana. Il linguaggio modella la rappresentazione che abbiamo della realtà, non dimentichiamolo mai. (Cirano)

Non sono bollettini meteo, ma previsioni di irrorazione clandestina e, quando i disinformatori affermeranno che i cieli non sono "lattiginosi", ma azzurri, mostrate loro questo video.




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martedì 16 marzo 2010

Vento

Il vento forte da nord ha salvato l'Italia settentrionale, facendo tornare le schifezze al mittente: Roma.

Qui la satellitare di oggi.

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lunedì 15 marzo 2010

Attività di aerosol clandestine notturne: ecco le nebbie

Mentre la vergognosa R.A.I. di Stato si affanna a spiegare che tutto va bene, attraverso genuflessi servizi inneggianti agli... "scienziati" del C.I.C.A.P., le attività di aerosol a base di SO2, SO3 e particelle di metalli pesanti elettroconduttivi, proseguono (quasi) indisturbate (soprattutto nelle ore notturne), grazie all'alta pressione, che non richiede l'impiego di scie di tipo persistente durante il giorno.

I risultati sono evidenti dalla mappa satellitare del 15 marzo 2010.




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venerdì 12 marzo 2010

Biossido e triossido di zolfo sul Mar Ligure

Ecco la nebbia chimica (a base di SO2 ed SO3) del 12 marzo 2010, diffusa da aerei militari durante la notte, a partire dalle 02:00. Come si vede bene, la foschia indotta si trova al di sotto degli strati nuvolosi di bassa quota.

Vorrei sapere che cosa ne pensa il Sindaco di Milano Letizia Moratti. Non mi risulta che vi sia traffico veicolare sul mare. ^__^


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martedì 9 marzo 2010

Operation Cloverleaf (Operazione copertura)

Il giorno 2 febbraio 2010, mattinata di pesante attività aerea su Sanremo, i valori di biossido di zolfo sono balzati da 20,5 microg/m3 delle 11:00 a 556,6 microg/m3 delle 13:00. Sarà un caso...



Piano dettaglio - Accordo Italia U.S.A. sul Clima

A Pagina 38 si legge:

WORKPACKAGE 10: Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri

Questo Workpackage ha come obiettivi:


1. lo sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti di manipolazione dell'ecosistema che permettano di esporre la vegetazione a condizioni ambientali simili a quelle attese in scenari di cambiamento globale;

2. lo studio, l'analisi e la comprensione dei principali meccanismi di risposta della vegetazione e degli ecosistemi mediterranei ai diversi fattori di cambiamento (temperatura, precipitazioni ed aumento della concentrazione di CO2 atmosferica);

3. la quantificazione degli effetti complessivi del cambiamento sulla produttività e sulla vulnerabilità degli ecosistemi (fertilizzazione da CO2, variazione della disponibilità idrica ed aumento di temperatura).


In dettaglio le attività saranno:

1. l'esecuzione di attività di ricerca eco-fisiologica su diversi siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione

2. l'approfondimento e la migliore conoscenza dei meccanismi di risposta delle piante attraverso la misura diretta dello scambio gassoso in condizioni di pieno campo

3. la verifica in campo di ipotesi sviluppate nell'ambito di esperimenti di laboratorio

4. la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2.



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martedì 2 marzo 2010

I meteorologi sono la chiave di lettura

Confronto tra un cielo oscurato dalla nebbia chimica ed uno in fase di iniziale irrorazione chimica.Negli ultimi 12 mesi le tecniche di irrorazione chimico/biologica si sono intensificate e, nel contempo, sono state studiate nuove metodologie e nuovi composti per rendere sempre più dissimulati i sorvoli delle aviocisterne della morte. In parte, di tutto ciò sono involontari responsabili coloro che, segnalando il problema scie chimiche, hanno sempre puntato l'attenzione sul fatto che esse sono distinguibili da quelle di normale condensazione per la caratteristica unica di essere persistenti.

Sebbene i ricercatori indipendenti siano spesso ostracizzati, criticati, sbeffeggiati, sebbene si tenti in tutti i modi di ridurli al silenzio, parimenti le loro ricerche ed osservazioni vengono prese in seria considerazione, cosicché i tecnici al soldo degli avvelenatori hanno dovuto elaborare nuove strategie di aerosol, con l'obiettivo di rendere meno appariscenti le scie chimiche emesse dai tankers. Non è quindi più vero che le scie non persistenti sono scie di condensazione, non quelle, almeno, emesse a bassa quota e qui mi sembra che nessuno ci possa contraddire. Abbiamo dimostrato infinite volte e con diversi metodi che i velivoli impegnati nell'operazione copertura volano a quote basse.

La stessa N.A.S.A. riporta:

"Contrails are always made of ice particles, due to the very cold temperatures at high altitude."

"Contrails are man-made clouds that only form at very high altitudes (usually above 8 km) where the air is extremely cold (less than –40°C)."

"Contrails only form at very high altitudes (usually above 8 km) where the air is extremely cold (less than -40 degrees C) "

"Contrails are human-induced clouds that only form at very high altitudes (usually above 8 km - about 26,000 ft) where the air is extremely cold (less than -40 ºC). Because of this, contrails form not when an airplane is taking off or landing, but while it is at cruise altitude."

"Contrails form in the upper portion of the troposphere and in the lower stratosphere where jet aircraft normally fly, generally between about 8 and 12 km altitude (~26,000 to 39,000 feet)."

Ribadito come stanno le cose, arriviamo al punto. Quale strategia è maggiormente ora in uso durante le ore diurne? E' presto detto. All'alba riprendono i sorvoli, interrotti per un paio di ore, ad opera di velivoli che spargono a quote più basse del consueto la loro dose di veleno. Dai tankers vengono spruzzati composti che hanno brevissima persistenza. Questi elementi formano, nell'arco di trenta, quaranta minuti, una fitta nebbia di ricaduta, utile a nascondere il sorvolo delle aviocisterne che, nel resto della giornata, adoperano le classiche scie durevoli, quasi invisibili per un occhio allenato, figuriamoci per gli stolti cittadini impegnati nella farsa delle primarie. Il cielo, ormai ridotto ad una poltiglia biancastra, è ormai l'ambiente ideale per mimetizzare qualsiasi oggetto lo attraversi. I voli dei droni, teleguidati da un sistema di controllo globale, sono coordinati con le scansioni satellitari e gli avvelanatori hanno l'accortezza di non rendere disponibili fotografie da satellite che appaiano troppo compromettenti. Allorquando un satellite dovesse riprendere un'area intensamente irrorata in quelle ore, le sue scansioni non vengono rese pubbliche per tutta la giornata e sono in seguito sostituite con "toppe" appartenenti ad altre date di scansione. A volte sfugge qualcosa, ma queste "chicche" appaiono sempre più merce rara.

Una nota è d'obbligo: nelle ore notturne gli avvelenatori ricorrono alle classiche scie persistenti, delle quali, evidentemente, gli artefici delle operazioni non possono ancora, a quanto sembra, fare a meno. Di notte, infatti, il problema della dissimulazione non si pone minimamente.

Intanto i servizi di previsione meteorologica si adeguano ai tempi, per cui, dopoché i militari hanno acquisito l'informazione che la dicitura "Innocue velature nel cielo" risultava ormai sospetta, si è deciso di passare all'espressione "nebbie diffuse" (le previsioni del tempo sono gestite dai militari). Così abbiamo le nebbie sulla Riviera ligure, in Campania, in Puglia etc. Insomma, la classica nebbia della Val padana (quella vera delle prime ore del mattino) è divenuta caratteristica precipua di tutto lo stivale. Il problema è che quella fitta foschia non è dovuta all'umidità, peraltro più bassa del normale, grazie al bario irrorato, ma il risultato di agenti chimici diffusi a tonnellate in atmosfera. Sono metalli pesanti ed altri veleni che tutti noi stiamo respirando! Vi siete mai chiesti quale sia l'estensione di queste nebbie, nebbie chimiche, s'intende? Eccone uno spaventoso esempio.

Scansione Aeronet ISPRA (terra) del 13 ottobre 2007. Si noti la nebbia chimica estesa su gran parte dell'Italia nord occidentale.Scansione Aeronet ISPRA (terra) del 13 ottobre 2007. Si noti la nebbia chimica estesa su gran parte dell'Italia nord occidentale. Anche il 14 ottobre è stato un giorno da dimenticare.

Al di sopra di quel manto chimico i tankers possono proseguire indisturbati il loro lavoro di disseminazione forsennata di bario, alluminio, selenio, zolfo, torio, uranio, micoplasmi, smart dust, globuli rossi essiccati etc.


Avete per caso notato un aumento delle affezioni respiratorie?

Sanremo oscurata dalla nebbia artificiale.Sanremo in una giornata di scarsa irrorazione chimica.


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